Arme di parentela (o d'alleanza): sono le armi che si inquartano o si aggiungono in palo con quella paterna per mostrare le alleanze o le parentele acquisite.
Arme di sovranità: sono quelle dei re e ai sovrani.
Arme di pretensione: sono quelle usate quando si ritiene di avere dei diritti su un territorio (feudo o dominio) e che si pongono inquartati con la propria arma.
Arme gentilizie: che appartengono alla classe gentilizia e nobiliare.
Arme di successione: quelle di una famiglia i cui eredi hanno diritto di portarla.
Arme diffamate: in passato si cercò di diminuire il pregio dell'arma a causa di qualche azione disonorevole del suo possessore mediante certe modifiche che presero il nome di abbassamento e che rendono le armi "diffamate". Questo abbassamento consisteva in un rovesciamento o in una diminuzione dell'arma: scudo rovesciato nel primo caso (per i traditori) e eliminazione di porzioni o aggiunta di figure "diffamanti" nel secondo caso. le figure che possono indicare un abbassamento sono: un capriolo, una sbarra, un contrafiletto, una picca in sbarra o un leone nato morto.
Arme assuntive: sono le armi assunte per qualche gloriosa impresa e tolte ad altrui in combattimento (come l'arma dei Visconti che ottone si disse tolse al saraceno Voluce).
Arme feudali: rappresentano un feudo
Arme commemorative: sono quelle le cui figure sono detsinate a rammentare alla posterità un illustre fatto o una scoperta. Famosa l'arma di Cristoforo Colombo che contempla le Antille con cinque isole d'oro in punta.
Arme parlanti: rappresentano il nome del proprietario con figure omonime.
Arme alludenti: con figure non omonime alludono al cognome del possessore.
Arme cifrate o rebus: nelle quali concorre più di una figura a costituire il cognome.
Arme simboliche: che rappresentano un concetto, un'ideale, un evento, etc.
Arme di fantasia: inventate dalla fantasia, dal genio o dall'estro del creatore.
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